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Immagine del redattoreFerruccio Della Schiava

Revisione del Codice degli Appalti: Le Nuove Proposte dell'ANCI su Equo Compenso e Soglie BIM


Recentemente, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) ha avanzato delle proposte di modifica riguardanti il Codice degli Appalti, con l’obiettivo di migliorare l'efficacia e la giustizia delle procedure di appalto in Italia. Tra le principali novità suggerite, troviamo modifiche significative all’equo compenso e alle soglie relative all’uso della metodologia BIM (Building Information Modeling).


Equo Compenso: Una Nuova Visione


L’ANCI ha proposto un aggiornamento delle norme relative all’equo compenso, al fine di garantire una retribuzione giusta e adeguata per i professionisti coinvolti nelle gare d’appalto. Questo intervento mira a contrastare le pratiche di ribasso eccessivo che spesso penalizzano la qualità e la sostenibilità dei servizi e dei lavori pubblici. L’idea è quella di stabilire criteri più chiari e precisi per calcolare i compensi, assicurando che siano in linea con le reali esigenze e le responsabilità assunte dai professionisti.


Soglie BIM: Promuovere l’Innovazione


Per quanto riguarda l'uso del BIM, l’ANCI ha suggerito delle modifiche alle soglie che determinano l’obbligo di utilizzare questa tecnologia innovativa. Attualmente, le soglie per l'applicazione del BIM sono stabilite a livelli molto alti, limitando di fatto il suo utilizzo a progetti di grande entità. L’ANCI propone di abbassare queste soglie per favorire l’adozione del BIM anche in progetti di dimensioni più contenute. L’obiettivo è promuovere l’efficienza e la trasparenza nella gestione dei progetti, migliorando la qualità e riducendo i costi attraverso una pianificazione più precisa e un controllo più accurato.


Implicazioni per i Comuni e i Professionisti


Queste proposte dell’ANCI, se approvate, potrebbero avere un impatto significativo sia per i comuni che per i professionisti del settore. L’adeguamento delle norme sull’equo compenso potrebbe contribuire a una maggiore equità nel settore degli appalti, mentre la diffusione del BIM potrebbe favorire una maggiore integrazione e coordinamento tra le diverse fasi di progettazione e realizzazione.


L’ANCI continua a lavorare per garantire che le modifiche al Codice degli Appalti rispondano alle esigenze reali dei territori e delle imprese, promuovendo un sistema di appalti più giusto e trasparente.


 


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